Un viaggio all’interno ad uno dei simboli dei “luoghi della pazzia”,il manicomio di Granzette in provincia di Rovigo,in un reportage eseguito tra il 2012 e il 2014 quando ancora gli edifici non erano aperti al pubblico,come lo sono ai giorni d’oggi,con visite guidate o mostre sensoriali.
Il 29 novembre 1929 venne inaugurato l’ospedale psichiatrico di Rovigo,mentre i primi pazienti vennero ricoverati a partire dal 20 marzo 1930 e provenivano da tutti gli ospedali civili della provincia di Rovigo.
Il 19 ottobre 1995 venne concordata la chiusura definitiva dell’ospedale psichiatrico e i pazienti vennero trasferiti in altri istituti; gli ultimi furono indirizzati alla comunità di Canalnuovo il 14 giugno 1998. Da tale data tutte le funzioni dell’ospedale psichiatrico vennero sospese.
La legge Basaglia del 13 maggio 1978,impose la chiusura di tutti i manicomi italiani e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio,istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Ciò ha fatto dell’Italia il primo e finora l’unico paese al mondo ad abolire gli ospedali psichiatrici.
La struttura attualmente è gestita da una associazione,ma fino al 2017 versava in uno stato di totale abbandono e degrado,dato da oltre due decenni di non curanza da parte delle istituzioni e da saccheggi e devastazioni da parte di persone incivili. Allo stesso tempo ha attirato dentro il suo perimentro molti “urban explorer”i quali hanno immortalato ciò che ancora rimane di questo “luogo della pazzia”.